“Sono anni che Fratelli d’Italia si batte sul tema della sicurezza, soprattutto in alcune aree della città che sono ormai allo sbando da tempo immemore e per le quali ancora non si è visto un atteggiamento deciso e propositivo da parte dell’Amministrazione che è colpevole di aver consegnato alcune zone alla malvivenza, alla prostituzione e al degrado totale”, ha esordito il consigliere regionale, vice capogruppo in Regione e presidente provinciale di Fratelli d’Italia Ferdinando Pulitanò.
“La Giunta aveva parlato di avere interesse verso l’area che comprende il Museo Enzo Ferrari, il Tempio, viale Crispi, viale Vittorio Emanuele II e i Giardini Ducali, senza poi cercare realmente di risolvere il problema della sicurezza, ancora di concreto non si è visto nulla e, onestamente, è tragico pensare di essere ancora in attesa di vedere mettere in atto misure decisive, mentre la criminalità, l’ebbrezza e le droghe girano indisturbate per le strade, tra le case, tra i cittadini”, ha proseguito Pulitanò.
“Per questo, come Fratelli d’Italia, abbiamo deciso di impegnare la Giunta e il Sindaco ad attuare alcuni provvedimenti che crediamo assolutamente necessari per risanare una zona per troppo tempo dimenticata da chi governa Modena. Innanzitutto vogliamo che sia potenziato il servizio di pattugliamento delle Forze di Polizia Locale, specie nelle ore serali, sia come deterrente che come vera ‘arma’ contro chi delinque”, ha continuato il consigliere regionale.
“Altro grave problema, finora ignorato, è quello dei negozi etnici che sono di fatto un punto di ritrovo per persone che acquistano alcolici e li consumano in zona girovagando in stato di alterazione e arrecando profondo disturbo ai residenti; questi esercizi devono essere controllati con più regolarità e solerzia per evitare che incrementino il degrado”, ha detto Pulitanò.
“A proposito di esercizi commerciali, chiediamo di valutare la predisposizione di un bando per l’insediamento e lo sviluppo di nuove attività legate al territorio, che fungano sia da presidio di legalità, sia da punto di interesse per cittadini e turisti, in particolare nella zona del Museo Enzo Ferrari che invece di essere stato trattato come un fiore all’occhiello per la Città, è diventato una cattedrale in un deserto di sporcizia e illegalità”, ha spiegato il presidente provinciale FDI.
“Infine, per dare un segnale forte di interesse verso quest’area, ma ancora di più per dimostrare di avere la voglia e la determinazione di lottare contro la criminalità, desideriamo che il Consiglio comunale venga periodicamente informato, anche attraverso la convocazione della Commissione competente, sulle attività svolte per rilanciare sotto il profilo economico e sociale questa zona di Modena che ha un potenziale di bellezza e vivibilità altissimo, ma è ora ostaggio dei criminali e degli sbandati. Speriamo che la nostra mozione non venga presa in maniera ideologica dalla sinistra e che l’interesse a risolvere il problema sia comune”, ha concluso Pulitanò.