Sul progetto dello studentato alle ex Fonderie, interviene il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, Luca Negrini, che non usa mezzi termini nel definire la proposta della Giunta come l’ennesimo fallimento annunciato.
«Lo avevamo proposto in campagna elettorale – attacca Negrini – e lo abbiamo ribadito con una mozione chiara in Consiglio comunale: Modena ha bisogno di un vero campus universitario, non di studenti sparsi per la città senza alcuna logica. La nostra proposta, che prevedeva la creazione di un campus in stile americano, è stata prima derisa, poi bocciata dalla maggioranza. Oggi, la stessa maggioranza plaude ad un progetto come quello dell’ex mercato bestiame, che sa già di fallimento ancora prima di partire.»
«L’idea malsana della sinistra modenese – prosegue il capogruppo – è quella di continuare a dislocare gli studenti in vari punti della città, senza un piano serio né sui servizi, né sull’attrattività. Abbiamo visto i risultati con i posti all’R-Nord, dove, non a caso, una ragazza è stata aggredita mentre rientrava a casa. Un luogo inadatto, che non rispetta le esigenze minime di sicurezza e vivibilità per i ragazzi. Ma anche in questo campo, la sinistra è riuscita a inseguire un fallimento annunciato. Lo stesso schema si ripete oggi con i palazzoni previsti alle ex Fonderie. Non basta scrivere “Campus” per avere un vero campus: qui parliamo di edifici stipati, privi di verde, inseriti in un contesto urbano che nulla ha a che fare con la quotidianità degli studenti. Per di più a prezzi proibitivi. Il tutto mentre gli stessi devono fare i conti con un servizio di trasporto pubblico totalmente insufficiente».
«L’amministrazione – sottolinea Negrini – ha scelto la strada più semplice: evitare scelte coraggiose e continuare a investire in progetti senza respiro. Eppure, le occasioni non mancavano. L’Ottavo Campale, un’area di 14 ettari, avrebbe potuto ospitare il primo vero campus universitario modenese, con spazi verdi, residenze, sale studio, attività sportive e una vera vocazione internazionale. Un progetto serio, condiviso, aperto al dialogo con Roma e con le altre forze politiche. Invece, la sinistra ha preferito chiudersi nella propria ideologia, arrivando in aula a definire i campus universitari dei “ghetti”. Una dichiarazione sconcertante. Viene da chiedersi se chi ha pronunciato quelle parole sia mai stato a Oxford, Cambridge o Yale. Invece di puntare in alto, si esulta per progetti che rischiano di passare alla storia come l’ennesimo buco nell’acqua. Come se non bastasse il fallimento del Palazzo delle Costellazioni, nato proprio con la stessa logica e mai realmente funzionante come studentato».
«Modena merita molto di più. Serve visione, coraggio e ambizione. Non possiamo continuare a sacrificare il futuro della città in nome di un’ideologia che ha già dimostrato di non saper costruire nulla. La nostra proposta resta in campo, perché Modena può e deve diventare un punto di riferimento universitario internazionale, non continuare ad essere la città delle occasioni perse», conclude Negrini.