10 Giu 2025, Mar

Sanità al collasso, Pulitanò (FdI): “Tra CAU e mancanza di medici di medicina generale la giunta regionale continua a fallire”

“Quello che sta accadendo nel sistema sanitario dell’Emilia-Romagna è la fotografia più chiara del fallimento delle politiche regionali sul personale e sull’organizzazione della sanità pubblica.” Così Ferdinando Pulitanò, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia in Assemblea legislativa, interviene duramente sulla gestione della sanità da parte della Giunta De Pascale.

“È inaccettabile – prosegue Pulitanò – che medici e infermieri siano costretti a lavorare con contratti rinnovati di mese in mese, senza alcuna prospettiva stabile. Il caso del CAU di Fanano, dove due medici hanno ricevuto un rinnovo di appena un mese, è emblematico. Ma purtroppo non è isolato. Siamo di fronte a una precarizzazione sistematica di chi garantisce l’assistenza sanitaria, mentre l’amministrazione regionale continua a navigare a vista”

Pulitanò accusa la Regione di aver completamente perso il controllo del reclutamento sanitario: “I bandi regionali per l’assunzione di medici vanno deserti, le graduatorie scorrono lentamente, e nel frattempo si va avanti a forza di incarichi provvisori, turni massacranti e agenzie interinali. 

Ad esempio, l’ultimo bando per l’assunzione di medici di medicina generale è stato un flop: appena 349 candidati per 1.434 posti vacanti.

Numeri impietosi sopratutto per la nostra provincia dove mancano 267 medici di base, la peggiore della regione.

E la situazione diventa ancora più allarmante perché le graduatorie per l’assegnazione degli incarichi vacanti di medici di ruolo, pubblicate sul sito dall’Ausl di Imola, che gestisce la procedura di assegnazione di tutta la regione, per vedere qual è il profilo di chi ha fatto richiesta di copertura di un posto vacante: degli ammessi in graduatoria, in totale 342 soloper fare il medico di famiglia (al netto dei 16 medici che hanno partecipato per l’emergenza sanitaria, ovvero il 118),sono 255 quelli che ancora frequentano il corso di formazione specifica in medicina generale. Ovvero il 73% del totale delle richieste per coprire una zona carente

Il consigliere di Fratelli d’Italia sottolinea anche il rischio concreto per i cittadini: “Quando un sistema è al collasso, non sono solo i lavoratori a pagarne le conseguenze, ma anche i pazienti. Le ferie estive sono alle porte e non ci sono certezze su come saranno garantiti i servizi. A forza di tagli, sottorganico e soluzioni tampone, si mette a repentaglio la qualità dell’assistenza e la sicurezza delle cure.”

Infine, Pulitanò lancia un appello: “La Giunta ha il dovere morale e politico di uscire dal silenzio e dire chiaramente quali siano le strategie reali – se ce ne sono – per uscire da questa crisi. Non bastano più le solite promesse, servono interventi strutturali, programmazione, risorse adeguate, assunzioni stabili e una vera riorganizzazione della rete sanitaria territoriale. Fratelli d’Italia continuerà a denunciare questo stato di abbandono e a battersi per una sanità efficiente, moderna e giusta, dove chi cura non debba vivere nell’incertezza e chi è curato non debba più aspettare risposte che non arrivano mai.”

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