“E’ trascorso un mese dalla segnalazione di Fratelli d’Italia riferita allo studentato collocato nell’ex Fonderia Corni e vengono in parte riviste le tariffe degli alloggi. Siamo parzialmente soddisfatti perché la nostra iniziativa che ci ha visti depositare anche una interrogazione in Consiglio comunale – attualmente in attesa di risposta – ha dato primi frutti positivi, anche se riteniamo che non sia sufficiente e che resti comunque la criticità dell’intervento edilizio rappresentato da due edifici di 6 e 7 piani con più di 300 alloggi senza balconi e senza angolo cottura troppo simili all’RNord e alle Costellazioni per non destare seria preoccupazione”, così Elisa Rossini vicecapogruppo in consiglio comunale a Modena.
“Da quanto si è appreso è intervenuto l’Ente Regionale per il diritto allo studio (Ergo) che ha sottoscritto un accordo con la Società che gestisce gli alloggi stabilendo che 79 posti letto (sui 366 totali) verranno concessi a studenti meritevoli e privi di mezzi ai canoni mensili di 213 euro a posto letto per camera doppia e 237 euro per camera singola. Restano, pare, invariati i canoni per gli altri alloggi: le camere singole di 16mq con bagno ma senza angolo cottura restano a 640 euro per l’affitto annuale e a 1.050 per quello mensile e le camere singole di 17mq restano a 740 euro per l’affitto annuale e 1150 per quello mensile. Con il bisogno che c’è di alloggi per universitari 79 su 366 restano una goccia nel mare”, afferma Rossini
“Per parte nostra continueremo a fare proposte differenti, proposte che vanno in una direzione contraria alla città universitaria diffusa propagandata dal PD che ha al centro non lo studente e le sue esigenze di formazione e di scambio di conoscenze, ma la finalità di riempire contenitori. Da anni il centro destra chiede che Modena si doti di un vero e proprio Campus universitario e da anni la sinistra persevera nell’idea di città universitaria diffusa con il risultato che la nostra città non è più in grado di rispondere alle richieste di alloggi degli studenti. Temiamo che continuando in questa direzione la nostra università possa perdere di attrattività e questo sarebbe un grande danno per Modena”, continua Rossini
“Attendiamo la risposta alla nostra interrogazione in Consiglio comunale per capire come l’amministrazione valuta il fatto che l’ex Corni accoglierà anche utenti che permangono per un periodo inferiore a tre mesi in occasione di corsi di formazione, eventi particolari quali convegni e festival o per parenti e congiunti in visita agli ospiti, in commistione con la presenza di studenti. Noi riteniamo che vi sia il rischio concreto che tale commistione porti ad un arretramento della presenza di studenti e al prevalere di una funzione sostanzialmente alberghiera e di destinazione ad affitti brevi e turistici, oppure addirittura alle situazioni di degrado che abbiamo visto all’RNord e in Via delle Costellazioni. E la soluzione trovata dopo la nostra segnalazione per 79 posti letto non è certo in grado di risolvere questa nostra preoccupazione”, conclude Rossini.