Dopo la notizia del “trasloco” di Champagne Experience, si riaccendono i riflettori sulla Fiera di Modena. Sul tema interviene il Capogruppo di Fratelli d’Italia, Luca Negrini.
«Ennesimo duro colpo per la Fiera di Modena – commenta il capogruppo dei meloniani – già moribonda a causa di una politica scellerata che ha sacrificato un indotto strategico per la città. Una mancanza di visione e di amore per Modena che continuiamo a pagare in termini di attrattività e rilevanza del comparto fieristico».
«Per anni – aggiunge Negrini – Skipass e tante altre iniziative che si tenevano a Modena, oltre a garantire prestigio su scala nazionale e internazionale, assicuravano un giro d’affari significativo da cui traeva beneficio l’intero settore dei servizi: dagli accessi al comparto ristorazione a quello alberghiero, oltre alla possibilità di sfruttare questi eventi per far conoscere Modena. Non a caso, molti di coloro che si recavano alla fiera spesso coglievano l’occasione per visitare la città. A differenza nostra – oltre al danno, la beffa – Bologna, invece, lo ha capito bene».
«Sbalordiscono i numeri di accesso che molti eventi, un tempo appuntamenti fissi per Modena, riuscivano a raggiungere – prosegue il capogruppo –. Tra questi anche l’ultimo dei “traslocatori”, ovvero Champagne Experience, che contava 9.000 visitatori nelle giornate dedicate a un settore che, tra l’altro, avrebbe potuto rappresentare un volano per far conoscere le nostre eccellenze enogastronomiche a un pubblico sempre più vasto. La fiera cittadina continua a subire, colpo su colpo, gli effetti di una politica che, negli anni, non ha saputo valorizzare gli aspetti fondamentali per garantire attrattività e guadagni. E questo in un periodo storico in cui, al contrario, la strada corretta sarebbe stata quella di mantenere la centralità di Modena, investendo maggiormente nel comparto fieristico».
«La sinistra è riuscita nello “straordinario” autosabotaggio che relega Modena a semplice succursale di Bologna, con un prezzo altissimo che l’intera collettività continua a pagare», conclude Negrini.