“La situazione dell’AUSL di Modena è allarmante: quasi 20 milioni di euro di perdita certificano il fallimento delle politiche sanitarie regionali a guida PD” – dichiarano congiuntamente Annalisa Arletti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Bilancio, e Ferdinando Pulitanò, vicecapogruppo FdI in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e presidente provinciale FdI Modena.
“I numeri parlano chiaro – proseguono Arletti e Pulitanò –: il disavanzo dell’Azienda Sanitaria modenese nel bilancio 2024 è di 19,8 milioni di euro, una cifra che si inserisce in un quadro regionale drammatico, dove le perdite complessive delle AUSL emiliano-romagnole superano i 194 milioni. Un’emorragia economica inaccettabile, frutto di una gestione sanitaria approssimativa, senza visione e senza controllo”.
“E mentre il governo Meloni investe risorse mai viste nel sistema sanitario nazionale – con un Fondo sanitario che nel 2025 toccherà quota 136,5 miliardi di euro e una spesa pro-capite di 2.317 euro – la Regione Emilia-Romagna continua a perdere denaro pubblico senza ottenere risultati tangibili. Nemmeno le risorse aggiuntive destinate al recupero delle liste d’attesa o ai nuovi investimenti ospedalieri sembrano arginare il disastro di una sanità regionale ormai allo sbando”.
“Il PD e la Giunta de Pascale, di fronte a questi numeri, non trovano soluzione migliore che colpire i cittadini con nuove tasse e aumenti sui ticket sanitari, arrivando perfino a introdurre un balzello da 2,20 euro a scatola di farmaci: un duro colpo per famiglie e anziani, che pagano il prezzo dell’incompetenza politica. Le esenzioni promesse non basteranno a mitigare l’impatto sociale di questa scelta scellerata. La sinistra decide di tassare e vessare i cittadini per coprire la loro inefficienza e la loro mancata programmazione in materia sanitaria.”
“Spiace constatare – aggiunge Pulitanò – che nonostante l’aumento dei costi per consulenze, collaborazioni e lavoro interinale, e con 7 milioni di euro di ticket non riscossi tra il 2021 e il 2023, la Regione non abbia ancora avviato un serio percorso di razionalizzazione della spesa. Senza dimenticare il flop dei CAU, i cui effetti reali sul carico dei Pronto Soccorso restano del tutto marginali e i cui costi futuri restano un’incognita.”
“Il fallimento è evidente – conclude Annalisa Arletti –. Serve un cambio di passo urgente: trasparenza, responsabilità e riforme strutturali non sono più rimandabili. È il momento di dire basta agli sprechi e alle inefficienze. La Regione deve smettere di coprire le proprie mancanze invocando presunti sottofinanziamenti statali: il problema è interno, è politico e riguarda la mala gestione decennale del centrosinistra. Fratelli d’Italia continuerà a vigilare e a proporre soluzioni concrete per tutelare i cittadini e salvare la sanità pubblica emiliano-romagnola dal collasso”.