“La gestione dei minori stranieri non accompagnati in Emilia-Romagna mostra evidenti fragilità strutturali: è necessario rivedere radicalmente il modello d’accoglienza regionale, che oggi non garantisce né sicurezza né un reale percorso di integrazione”. Così Annalisa Arletti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, interviene in risposta alle recenti dichiarazioni di Gian Carlo Muzzarelli sull’integrazione dei minori stranieri.
“La vicenda di Formigine – sottolinea Arletti – dimostra quanto sia urgente intervenire con strumenti concreti. Non possiamo più tollerare episodi di violenza che coinvolgano minori affidati al sistema pubblico. Serve subito la creazione di un comitato di vigilanza regionale per monitorare i minori stranieri non accompagnati con attenzione insieme all’operato delle comunità che li ospitano e impedire che simili episodi si ripetano.”
“Occorrono più controlli e ispezioni sulle strutture di accoglienza – aggiunge Arletti – perché alcune realtà sembrano più interessate alla gestione economica dei minori che al loro recupero e reinserimento. Il sistema attuale appare troppo permeabile e spesso privo di supervisione.”
Arletti pone inoltre l’accento su un altro aspetto spesso sottovalutato: i legami tra i minori stranieri non accompagnati e la criminalità organizzata. “Secondo i dati forniti dall’assessore regionale Conti – conclude – oltre il 70% di questi minori ha tra i 16 e i 17 anni: una fascia d’età facilmente vulnerabile alle pressioni delle bande criminali. È indispensabile avviare uno studio serio e approfondito per comprendere le dinamiche che li coinvolgono e intervenire con decisione”.