25 Apr 2025, Ven

Vandalizzata nuovamente la sede di Fratelli d’Italia. Negrini e Pulitanò (FdI): “Sorridiamo davanti a tanta ignoranza”

A meno di due settimane dal precedente episodio, la sede di Fratelli d’Italia in via Prampolini 13 è stata nuovamente oggetto di un atto vandalico. Questa mattina i meloniani si sono trovati di fronte a una scritta in vernice rossa con la parola “merde”, accompagnata dal simbolo ‘falce e martello’.

Durissimo il commento del presidente cittadino e capogruppo in Consiglio comunale Luca Negrini.

«A distanza di meno di due settimane dall’ultimo episodio – denuncia Negrini – registriamo un altro atto vandalico riconducibile a vili imbecilli che nulla hanno a che fare con la democrazia. Questo Paese continua a scontare la presenza di centri sociali di matrice anarchica o di estrema sinistra perché non si è mai avuto davvero il coraggio politico di sradicarli dalla scena pubblica.

Accogliamo con grande favore la manovra del Governo sul DL Sicurezza, che inasprisce le pene anche per gli sbandati che troppo spesso animano cortei e manifestazioni con comportamenti violenti».

«Gli stessi che imbrattano le sedi dei partiti, convinti di poter alzare la tensione politica con metodi da squadrismo rosso, tipici di certe frange della sinistra che, pur proclamandosi difensori della democrazia e della libertà, finiscono per ricorrere sistematicamente all’intimidazione – prosegue il capogruppo -. Con noi non funziona, e non funzionerà mai. La nostra sede, come tante altre sedi del nostro Partito in Italia, ha subito numerosi atti vandalici per mano di vigliacchi che agiscono nell’ombra, di notte, con infamia. E proprio per questo, sorridiamo davanti a tanta ignoranza».

Sull’episodio è intervenuto anche il consigliere regionale e coordinatore provinciale Ferdinando Pulitanó.

«Si tratta dell’ennesima, vile provocazione – le parole di Pulitanò – che conferma un clima d’odio crescente alimentato da ambienti della sinistra extraparlamentare. Ambienti che, purtroppo, trovano spesso sponda anche in alcuni esponenti presenti nelle istituzioni. Si tratta del secondo atto di intolleranza e violenza politica nel giro di poche settimane: un segnale chiaro del fatto che questi personaggi, che giocano a fare i rivoluzionari con il volto coperto e il favore delle tenebre, si sentono impuniti».

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